About Me

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Il titolo del blog è molto significativo.
Fin da piccola sognavo di essere bionda, o meglio, desideravo che i miei capelli tornassero del bel dorato che avevo quando ero ancora più piccola. Ho sempre temuto la femminilità perchè sapevo di non esserlo. Preferivo gettarmi a capofitto in partite di calcetto con i maschietti della mia classe o fare le spie piuttosto che le principesse. Devo dire che ora sto recuperando abbastanza bene il tempo perduto. Fin da piccolissima mia madre mi convinse che i capelli "a spazzola" mi stavano bene perchè avevo gli occhi grandi, quindi fino più o meno agli 11 anni li ho portati così finchè in me non si è cominciato a smuovere qualcosa. Ho iniziato a capire che c'è differenza tra essere maschio o femmina. Così i capelli sono cresciuti (incredibilmente ricci) e ho cominciato ad assaporare la femminilità. I capelli però non erano, come dire, di un bel colore. Come direbbe mia sorella, erano "grigio topo", o come più gentilmente li chiama il mio parrucchiere erano "biondo cenere". Provavo a convincermi che infondo erano "biondi" ma poco avevano a che vederne! Così, incapace di dissuadere mia madre a mecharmi un pò avevo deciso che "il biondo", ma soprattutto "le bionde" mi stavano antipatiche e che erano esseri inferiori. Ok c'ho provato. Fino ai 18 quando finalmente come regalo ho ricevuto le mie prime, bellissime meches. Ok, non erano proprio bionde, ma almeno avevano una nuance più chiara! Il fatal error,che poi in realtà si è dimostrato un "segno divino", è quando il parrucchiere un giorno ha mescolato male le dosi e sono venuta fuori terribilmente "giallo banana". All'inizio volevo uccidermi sono sincera, ma ho recuperato il mese dopo con colpi di sole ancora più chiari e...wow. Ero bionda. L'avevo sempre sognato. Lunghi capelli biondi. Per me essere bionda è uno stile di vita e vedermi allo specchio e sorridere, sentire che "è il mio colore". Si vede, mi sta bene! Ho capito di avere una vera a propria dipendenza dal biondo in due occasioni: quando sono arrivata al punto di farmi sopra alle già chiarissime meches il bagno di colore argento e quando disgraziatamente ho deciso di ritornare pochi mesi fa del mio colore. Il mese più brutto della mia vita. Dopo soli 5 giorni castana, sono tornata dal parrucchiere "voglio tornare come prima". Inutile dirlo che ancora devo tornare come prima ma già sono sulla buona strada! Io bionda mi sento bene, mi sento me stessa!

E in tutto questo...chi è Becky?
Becky sono io. Non è un abbreviazione, il mio nome è ben lontano dallo pseudonimo che uso.
"Becky" altro non è, che quello che c'è in me ma che tante volte nascondo. Becky, Rebecca Bloomwood, è la protagonista dei libri di Sophie Kinsella, libri che hanno sconvolto la mia vita perchè ho capito che non sono sola. Non è un fatto di "seguire la moda", il problema è desiderare qualcosa e fare di tutto per averlo. La protagonista di I love Shopping è come me, o meglio, forse io sono come lei, e da qui il nome. L'altro giorno ho capito di esserlo più di quanto pensassi. Sono entrata in un supermercato e ho visto alle casse una signora che spingeva un passeggino. Ma non era un passeggino normale. Era un passeggino di Prima Classe. Vedevo il bambino dentro che lo mozzicava come se fosse uno stupido passeggino normale. Bambino non sai cosa stai facendo. L'ho desiderato. Volevo un passeggino Prima Classe. Mi sono immaginata tra 5 anni che tiro sorridente, in una mise ginnica perfetta un passeggino Prima Classe. Mia figlia non può non averlo!
Ecco, finendo questo sogno ad occhi aperti un'altra volta mi sono resa conto che i miei pensieri viaggiano sulla stessa linea d'onda di Becky Bloomwood.
Per non parlare di quando continuavo a dire che comprandomi un fichissimo Pc rosa tutti mi avrebbero riconosciuta come "la ragazza dal Vaio Rosa".

Il mio mondo non è tutto rosa e fiori, anzi, ma sicuramente di rosa ce n'è tanto.
 

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